Forum italiano all’estero: al teatro Filarmonici i grandi imprenditori analizzano la svolta epocale dell’intelligenza artificiale

ASCOLI – Le imprese del territorio del “food” e del “fashion” si sono confrontate con le aziende nazionali sull’appetibilità dei mercati esteri in tempi di “Intelligenza Artificiale”. Il Forum, che ha coinvolto alcuni rappresentanti di aziende nazionali al teatro Filarmonici di Ascoli in un incontro organizzato da Lorenzo Zurino, presidente del “Forum Italiano dell’Export”, ha visto confrontare importanti figure manageriali per capire come muoversi davanti all’esigenza di esportare i propri prodotti a livello internazionale in un momento storico in cui ad imperversare è la tecnologia. AUn dibattito volto a capire come i comparti del food e del fashion stiano affrontando i cambiamenti epocali: loro, il cui operato, si basa proprio su una tradizione artigianale molto forte. Un dibattito volto a capire come i comparti del food e del fashion stiano affrontando i cambiamenti epocali.

Durante l’appuntamento, aperto dal sindaco Marco Fioravanti e, da remoto, un dibattito volto a capire come i comparti del food e del fashion stiano affrontando i cambiamenti epocali: loro, il cui operato, si basa proprio su una tradizione artigianale molto forte. Ad aprire i lavori è stato il sindaco Marco Fioravanti e il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, , consapevoli entrambi che il futuro tecnologico del lavoro di impresa dovrà comunque tenere conto di numerose difficoltà, sono salite alcune figure appartenenti a marchi locali divenuti degli autentici colossi lungo lo Stivale, come Simone Mariani della Sabelli e Laura Gabrielli dell’omonimo gruppo, entrambi  concordi nell’affermare che il modello italiano segua le logiche del territorio in cui è nato. «Noi crediamo molto nell’italianità e che nell’offrire servizi sia necessario conoscere l’ambito in cui si opera» ha detto l’imprenditrice ascolana, che ha anche fatto un excursus di una azienda giunta alla quarta generazione. Come quella rappresentata da Simone Mariani , che ha difeso le origini e le peculiarità di un marchio che, nonostante i grandi numeri registrati negli ultimi anni,non potrebbe mai approcciare al mercato estero accanto ad imprese con miliardi di fatturato.