ASCOLI – «Salvare subito una delle più preziose testimonianze di civiltà della città, da troppo tempo nel degrado». A affermarlo è il presidente della sezione ascolana di “Italia Nostra”, Gaetano Rinaldi, riferendosi alla decadenza in cui verte un vero capolavoro di ingresso ligneo, posto in via Buonaccorsi, di fronte piazza della Viola. Si tratta del portale “Sigismundus”, nel palazzo Miliani, una delle più preziose testimonianze dal punto di vista storico e artistico della città, di importanza pari al grande portale che si trova sulla facciata del Duomo. L’imposta, tra le più antiche d’Italia, è da decenni lasciata nell’abbandono e nell’indifferenza di tutti, con il difetto di essere ancora sulla strada, quindi alla vista dei passanti e, purtroppo, quindi anche dei rigori delle intemperie.
La porta “Sigismundus”, risale al 1520, quando venne realizzata la casa dal canonico Miliani che poi concesse alla sua famiglia. «Abbiamo sollecitato la collaborazione di tutte le associazioni culturali cittadine: l’opera è in una condizione preoccupante» aggiunge Rinaldi, certo che dovrebbe essere riconosciuta come bene culturale, meritando di essere assoggettata ad una rigorosa forma di tutela. « La sezione intende collaborare al restauro della porta, coinvolgendo tutte le realtà culturali e di tutela di Ascoli e avviare , previ preventivi accordi tra il proprietario del locale, l’Arengo e la Soprintendenza Marche Sud una raccolta fondi da utilizzare per il recupero dell’antico ngresso. «L’idea è di rendere possibile, a recupero avvenuto, la fruizione del locale dove si trova la preziosa porta come “ Il Luogo della Memoria della Città”» spiega Rinaldi, auspicando che a rotazione le associazioni aderenti all’iniziativa possano organizzare incontri, dibattiti, mostre e formulare di proposte innovative per il rilancio economico, sociale e demografico della città e del territorio.