New York celebra l’Anisetta Meletti: al Grand Central Terminal trionfa il manifesto liberty del famoso liquore

ASCOLI –La città delle Cento Torri famosa nel mondo grazie all’Anisetta Meletti. Nell’arco della recente estate è capitato frequentemente, infatti, di vedere arrivare turisti americani nelle Cento Torri motivati dal marchio di questa bevanda all’anice che da sempre rappresenta uno dei fiori all’occhiello della città. Inizialmente c’è chi ha pensato ad un risveglio di attenzione da parte degli stranieri verso il centro Italia grazie alle agenzie turistiche o alla pubblicità che lo chef-attore italoamericano Stanley Tucci ha fatto presso la tv oltreoceano nei riguardi dell’oliva farcita e dello storico caffè di piazza del Popolo.

In realtà, il motivo principale di cotanto interesse collettivo è molto più semplice da spiegare e ha origine presso uno dei luoghi più affollati del pianeta. Da qualche tempo, l’anisetta Meletti di Ascoli campeggia dalla mura della Grand Central Station di New York, di fatto la stazione ferroviaria principale della città, oltre ad essere la più grande del pianeta. Ebbene, in questo luogo che ogni anno è meta di 80 milioni di viaggiatori e di 20 milioni di turisti, chi decide di fare sosta all’Enoteca si ritrova davanti agli occhi il disegno pubblicitario stile liberty del liquore ascolano, della lunghezza di quasi un metro e mezzo e firmato negli anni trenta dall’artista Marcello Dudovich, raffigurante la ballerina che danza con una bottiglia in mano. Un manifesto allestito ormai quattro anni fa ma divenuto popolarissimo dopo la pandemia, grazie anche al lavoro di promozione effettuato dagli esportatori. Una fama, quella della bevanda ascolana all’anice, in continua evoluzione, veicolata anche dalla comparsa del logo dell’anisetta in tante serie televisive recenti – da “Orange in the new black”  trasmessa da Netflix a “Hunters”, vista su Amazon Prime.