ASCOLI – La città celebra l’arte di Osvaldo Licini, grazie ad un evento che permetterà di parlare del Maestro di Monte Vidon Corrado e del museo a lui dedicato fuori dai confini. Accade con l’inaugurazione della mostra dell’artista milanese Luca Bertolo, il quale dal 14 dicembre sino al 4 maggio del 2025 nei locali della galleria contemporanea darà vita all’esposizione intitolata “Ma sedendo e mirando. L’intruso”.
Si tratta di un evento volto a riflettere sul tema del confronto tra osservatore e osservato, un dialogo profondo tra l’arte di Bertolo, Licini e Leopardi. L’artista è il vincitore della quarta edizione del Premio “Osvaldo Licini by Fainplast”, riconoscimento che celebra il contributo contemporaneo alla pittura, intrecciando tradizione e innovazione.
Il riconoscimento e la mostra sono stati al centro di un incontro tenuto dagli organizzatori Alessandro Zechini e Andrea Valentini, con l’artista Luca Bertolo, l’imprenditrice Fainplast Roberta Faraotti, l’assessore Donatella Ferretti e il direttore museale Stefano Papetti.
«Non conoscevo Ascoli e affrontare questa esperienza è stato molto bello » ha detto Bertolo a proposito dell’incontro con la città e della nascita della mostra, spiegando che l’intruso del titolo nella sua visione non è un elemento esplicito ma un’apparizione sottile, materializzata da un’installazione che racchiude un mirino attraverso cui osservare un angelo dipinto. Gli occhi dell’angelo, realizzati con specchi, ribaltano i ruoli, costringendo il visitatore a vedersi riflesso nell’opera. È uno scambio visivo che sottolinea la reciprocità tra chi guarda e chi è guardato.
Il direttore museale ha spiegato che l’esposizione di Bertolo, il cui titolo è ispirato al celebre verso de “L’infinito”, permetterà al museo ascolano di farsi conoscere fuori dai confini. Il professor Papetti, partendo dalla considerazione che Bertolo rappresenti l’artista che finora ha capito maggiormente il senso del Premio, con questa sua vicinanza a Licini, ha ammesso quanto effettivamente il legame tra il pittore marchigiano e il poeta di Recanati sia sempre stato forte.