PROVINCIA – Si legge in una nota stampa del presidente della provincia Sergio Loggi nella seduta del Consiglio Provinciale del 30 novembre: «Evidentemente l’auspicio di collaborare in maniera unitaria al di là delle appartenenze politiche non è stato raccolto dal gruppo consiliare ‘L’Altra Provincia’ nonostante i buoni propositi espressi all’inizio della legislatura consiliare.
Come Presidente della Provincia, mi è sembrato doveroso innanzitutto nei confronti dei lavoratori della Beko e del territorio, convocare una assise aperta invitando come già detto tutti i soggetti dello sviluppo locale e tutte le istituzioni di qualsiasi appartenenza politica, senza distinzioni di sorta. Con la volontà veramente di essere vicini al territorio e non certo di fare operazioni “di appartenenza”. Anzi, invito i colleghi consiglieri di minoranza a farsi interpreti anche loro, presso il Governo centrale e la regione, perché risolvano concretamente la questione.
Faccio notare al consigliere Romani che il peso delle parole ha un significato e non possono essere fatte affermazioni sulla stampa o in seduta istituzionale in modo leggero e superficiale solamente con l’unico scopo di creare querelle strumentali e polemiche sensazionalistiche.
Innanzitutto, se si legge con attenzione l’atto approvato in consiglio sabato scorso, si può constatare che non sussiste nessuna “gravissima irregolarità” con riguardo agli stanziamenti di Bilancio di Previsione approvato lo scorso aprile. La variazione di Bilancio fa infatti riferimento ad una “non congruenza” degli stanziamenti del Bilancio relativamente al concorso dell’Ente alla Finanza Pubblica che viene armonizzata con tale strumento previsto dalla Legge proprio per effettuare aggiustamenti ed correzioni».
«Va evidenziato, peraltro, – prosegue il presidente Loggi – che la cifra di 2.491.099,14 era stata computata in relazione ad una possibile normazione particolare per gli enti in dissesto poi non realizzata, senza contare che le contribuzioni alla finanza pubblica vengono scaglionate nelle diverse annualità di riferimento in forma non sincronizzata. Non c’è stato, pertanto, nessun “ricorso a fondi provinciali già impegnati in altri capitoli” ma tale somma è stata utilizzata per i recuperi periodici da parte dell’Agenzia dell’Entrate del concorso alla finanza pubblica relativo all’annualità 2023, recuperi consentiti e operati ai sensi del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 5 luglio 2016.
Voglio ricordare al consigliere Romani che l’approvazione del Bilancio di Previsione nell’aprile 2024 è stata fatta dal consiglio provinciale e non dal presidente come organo monocratico, con atto predisposto dagli uffici e munito del relativo parere del Collegio dei Revisori dei Conti. Tutto il resto sono illazioni che ledono la mia correttezza di Amministratore e che non possono essere tollerate neppure nella conflittualità della dialettica politica».
Conclude Loggi: «Voglio infine sottolineare che quando ho deciso di candidarmi a presidente della Provincia ero ben consapevole che la procedura di riequilibrio economico e finanziario in atto da un decennio era in scadenza e poteva assumere l’esito più sfavorevole del dissesto. Eppure, nonostante ciò, ho raccolto la sfida operando al meglio, insieme ai consiglieri, per ridurre sensibilmente il deficit e risanare i conti. Tanto è vero che la stessa Corte dei Conti, nella propria delibera, ha sottolineato i positivi sforzi profusi da questa amministrazione nel percorso di risanamento. Nello stesso Consiglio del 30 novembre scorso ho annunciato l’intenzione di costituire una commissione d’indagine sulle situazioni che hanno caratterizzato il periodo di riequilibrio finanziario dal 2012 e anche prima. Se questo significa nascondere difficoltà e problemi come asserito dal Consigliere Romani… »