Vasca di colmata: non si prescinde dalle osservazioni del comune, Spazzafumo: «Faremo valere con ogni mezzo le nostre ragioni»

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il comune di San Benedetto del Tronto ha ricevuto il verbale dell’adunanza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici del 2 ottobre durante la quale è stato esaminato il progetto di ampliamento della vasca di colmata situata a nord del bacino portuale.

Nel verbale si legge che il consiglio ha stabilito che l’Autorità di Sistema Portuale di Ancona, proponente il progetto, dovrà tener conto delle prescrizioni, raccomandazioni e osservazioni presentate dal comune di San Benedetto .

Il dirigente dell’Area Gestione del Territorio del comune architetto Giorgio Giantomassi, ha dunque scritto all’Autorità, e per conoscenza alla regione Marche, alla soprintendenza  archeologia, belle arti e paesaggio, alla provincia di Ascoli Piceno e alla capitaneria di porto, in cui fa presente il comune è fermamente intenzionato a tutelare i valori ambientali e paesaggistici della città. 

«Pur apprezzando iniziative di carattere operativo calate sul territorio – scrive Giantomassi – non possiamo condividerle se non adeguatamente certificate come compatibili con i valori sopraindicati. La vasca di colmata – prosegue la nota – non solo modifica sostanzialmente i riferimenti geometrici, indicati nel Piano Regolatore Portuale – PRP, ma rappresenta il luogo di una attività, non prevista nel PRP, di stoccaggio di sabbie con carattere non riciclabile, di entità consistente pari a circa 193.000 mc su una superficie marina di circa 24.000 mq, provenienti oltre che dal porto di San Benedetto del Tronto anche da quelli di Ancona e Falconara o in prossimità degli stessi». 

«Abbiamo già detto che intendiamo percorrere ogni strada possibile per far valere le nostre ragioni – dice il sindaco Antonio Spazzafumo -. Rimane da capire come mai il comune nel 2020 non si oppose al progetto dell’ampliamento della vasca di colmata che inviò l’Autorità né presentò osservazioni».