Via delle Stelle, i consiglieri di opposizione: “Bene la marcia indietro del Comune sui blocchi di cemento”

ASCOLI PICENO – “Come consiglieri comunali di opposizione, abbiamo incontrato il soprintendente Arch. Issini e l’Arch. Bellesi per discutere della problematica legata alla “riqualificazione” di via delle Stelle, uno dei luoghi più suggestivi e caratteristici della nostra città. Abbiamo accolto favorevolmente la conferma della marcia indietro del Comune in merito alla scelta dei blocchi di cemento per la copertura del caratteristico muretto, questi ultimi si stanno sostituendo finalmente con il travertino, nel rispetto delle prescrizioni della soprintendenza. Ricordiamo che, già da Aprile 2024, la soprintendenza aveva indicato il travertino come soluzione più idonea, e solo grazie alla protesta dei cittadini e al nostro intervento come consiglieri comunali, si è giunti a questa correzione assolutamente necessaria”. Inizia così la nota dei consiglieri di opposizione di Ascoli Piceno.

“Durante l’incontro, ci siamo concentrati sul tema del parapetto, avanzando alcune proposte alternative per valutare la fattibilità e il parere della soprintendenza. E’ da premettere che la balaustra è stata posizionata per motivi di sicurezza onde evitare che un cittadino possa precipitare nel vuoto sottostante, ed inoltre è stata posizionata perché per il comune quello è un percorso ciclopedonale e pertanto deve rispettare alcuni standard – dicono -. Per mantenere gli standard di sicurezza previsti e per salvare “la bellezza” dell’area, abbiamo proposto delle ipotesi alternative:

1) Innalzamento del muretto a misura di sicurezza: esclusa, poiché comporterebbe la creazione di un falso storico, in contrasto con la natura autentica e storica del manufatto.
2) Corrimano posizionato centralmente sopra la soglia di travertino: scartata, poiché avrebbe richiesto di forare il travertino, con un evidente rischio di deturpazione.
3) Balaustra esterna: è stata ritenuta non praticabile, poiché avrebbe richiesto un’altezza minima di circa 1 metro e 10 da sopra il muretto in quanto quest’ultimo verrebbe a sua volta considerato come area di calpestio, e per via dell’ impatto visivo risultante
4) La soluzione di una protezione esterna nascosta, come una rete anticaduta, non è stata considerata concretamente, apparentemente a causa della presenza di rovi che renderebbero complesso l’intervento e con costi elevati.

Abbiamo avuto l’impressione che, soprattutto in merito all’ipotesi di una protezione esterna nascosta, non vi sia stata un’adeguata attenzione né da parte della soprintendenza né, ancor meno, da parte del Comune, che sembra non aver approfondito questa soluzione progettuale. Infine, abbiamo affrontato la questione del rifacimento del muretto. Gli interventi previsti erano i seguenti: tecnica “scuci e cuci” nelle parti ove il materiale è carente, stuccatura e risarcitura delle connessure estesa a tutta la lunghezza del parapetto. Il risultato è stato  ritenuto dalla soprintendenza esteticamente poco gradevole, ma necessario al consolidamento del muretto, giustificando il tutto come una soluzione che si integrerebbe meglio nel tempo e garantirebbe maggiore solidità alla struttura. Poco chiari inoltre sono apparsi gli interventi riguardanti la manutenzione della pavimentazione che ad oggi sembra essere meno permeabile di quanto non fosse in precedenza, e ciò ha già causato diversi disagi ai residenti e alle attività commerciali del luogo per via della formazione di pozzanghere con conseguente infiltrazione delle acque nei locali”