WAP ASCOLI – Una città viva, bella più che mai e pronta, che tuttavia attende ancora di raggiungere il massimo delle sue possibilità, da quelle turistiche a quelle commerciali. Ad affermarlo è Giuseppe Morganti, il presidente di “Wap”, la realtà che unisce in città circa 150 titolari di attività mercantili che, a nome degli iscritti e dopo un incontro appena avvenuto con tutti i negozianti, intende evidenziare la totale disponibilità dell’associazione nello studiare le migliori formule per rivitalizzare il cuore del capoluogo piceno, accanto al comune e alla Confcommercio. Giuseppe Morganti, a nome dei soci, oltre a ringraziare l’assessore comunale Laura Trontini per l’empatia e la disponibilità dimostrate nei confronti del commercio ascolano, ha riferito i punti chiave secondo i quali il centro e le sue attività possano riprendere vigore nel migliore dei modi. «Va bene il progetto per realizzare un centro commerciale naturale ma deve essere strutturato, con eventi in grado di potenziare non solo l’attività del food ma anche il resto del commercio » spiega il presidente di “Wap”, sottolineando che oltre alle Notti Bianche e alle serate con la discoteca debbano essere allestiti spettacoli di alta qualità, per un pubblico che spende e sceglie diversamente.
« Devono esserci figure preposte a questo scopo e batterci per fare in modo che i visitatori rimangano in città non solo per qualche ora » prosegue Morganti, da sempre convinto che il turista sia solo colui che in giro si muove con le buste dei negozi in mano «Inoltre, siamo contrari allo spostamento del mercato dal centro, perché tutte le città d’arte ne possiedono uno: credo che i turisti possano aspettare la fine delle bancarelle per fare la foto ai monumenti dopo qualche ora » aggiunge il rappresentante dell’associazione dei commercianti ascolani, ribadendo anche per questo la volontà di dire basta al “mordi e fuggi” e di smettere di preoccuparsi per le piazza temporaneamente occupate, perchè il palco montato per uno spettacolo o il tendone di un ambulante servano a dimostrare che la città è viva.
«Volevo inoltre ringraziare tutti gli iscritti dell’associazione e il direttivo, in particolare:i dinamici e propositivi dopo quest’ultimo decennio di sofferenza, nonostante il sisma e il Covid» conclude Giuseppe Morganti, che si dichiara anch’egli ottimista sul futuro economico e commerciale della città, certo che la situazione in merito sia migliore di quella che sembra apparire agli occhi di chi guarda, con varie attività pronte ad aprire o a ripartire.